Se si è stati coinvolti all’interno di un sinistro stradale si potrebbe avere la curiosità di capire quali sono le tempistiche per avere un risarcimento danni per frattura Milano. Effettivamente ogni incidente ha le sue peculiarità e soprattutto quando si tratta di entrare in causa con la persona che lo ha causato per avere un risarcimento anche da parte della sua assicurazione, bisogna comunque aspettare la sentenza. E dopo che è stata emessa la sentenza, a meno che la compagnia assicurativa non faccia ricorso, ci vogliono almeno tre o quattro mesi per ricevere la cifra che va a coprire i danni subiti.
Quando si tratta di danni, di solito devono essere quantificati tutta una serie di danni diversi tra loro, a partire dai danni materiali che sono più facilmente rilevabili, fino ai danni fisici, psicologici e persino biologici.
Le polizze assicurative hanno un massimale che però di solito tocca anche milioni di euro. Bisogna vedere la percentuale che viene condannata a pagare e che potrebbe arrivare a pagare un 75% di disabilità partendo magari da un 25%.
Non tutte le fratture sono identiche tra loro, dipende anche quel tipo di frattura quali danni poi comporta sulla vittima, ma ciò che è certo è che quando poi si andrà ad ottenere il risarcimento l’importo partirà dal giorno dell’incidente, quindi si va a fare un calcolo retroattivo.
A chi rivolgersi per un risarcimento dei danni fisici
Bisogna rivolgersi a dei professionisti del settore che ogni giorno esaminano a casi diversi e dunque hanno una certa familiarità per quanto riguarda il focalizzarsi sulla casistica che ci affligge.
Le fratture rientrano all’interno delle leggi che vanno a definire il danno biologico perché la frattura non crea solamente un danno fisico ma anche un danno psicologico. Perché bisogna comunque passare molto tempo a provvedere alle cure, perdendo dunque giornate importanti di lavoro che si quantifica non solamente in una perdita di reddito ma anche in una perdita dal punto di vista della competitività professionale in tanti casi.
È anche vero che il danno biologico può essere valutato in maniera indipendente rispetto a ciò che può conseguire dal punto di vista economico, nel senso che viene comunque risarcito anche se la persona incidentata non ha un lavoro in quel momento, perché comunque ha ricevuto un danno. Bisogna anche vedere se questa frattura va a creare una invalidità e se questa invalidità sia di tipo permanente. Naturalmente ci si avvale anche della perizia medica e di tutte le cartelle cliniche della persona che ha subito il sinistro per stabilire l’entità dell’infortunio da risarcire.
I punti che vengono dati, a seconda di queste tabelle, dipendono anche molto dalla zona del corpo che si è andata a fratturare e ad esempio si passa a cinque punti per una frattura al polso, a tre punti per una frattura al piede. Questi comunque sono solo degli esempi che servono a far capire che non tutte le strutture sono uguali, così come non tutti i risarcimenti vengono quantificati nello stesso modo.
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